Skip to main content

La storia

Le origini del nome Il Pignocco

Il curioso nome della country house, Il Pignocco, è da attribuire ad un pino gigantesco, alto circa 50 metri, che si trovava nella proprietà, proprio di fronte alla facciata principale del casolare. Gli abitanti del luogo tramandano  la memoria di un albero così maestoso da venir subito avvistato dai marinai, che lo usavano come punto di riferimento durante la navigazione. Abbattuto durante una tempesta negli anni ‘20, si scoprì che la circonferenza del tronco superava l'altezza di un uomo. Oggi le fotografie del prodigioso pino sono appese alla reception, all’interno del casolare intitolato, appunto, Il Pignocco.

Lucus Pisaurensis Bosco Sacro di origini romane

Il Pignocco Country House è situato sul colle di San Pietro in Calibano, nel cuore del Lucus Pisaurensis, un affascinante ed antico Bosco Sacro Romano dove si offrivano sacrifici e doni alle divinità, per favorirne l’intervento, o ringraziarle di un beneficio. Nel 1737 l’illustre letterato pesarese  Annibale degli Abbati Olivieri, allora proprietario del casolare del Pignocco, ne annunciò la scoperta, grazie al rinvenimento di iscrizioni, voti di metallo e terracotta, monete e cippi rappresentanti figure umane ed animali. Il Santuario era dedicato a Divinità Femminili Salutifere appartenenti al culto delle acque. Ciò è anche testimoniato dal fatto che presso gli abitanti della zona rimane il ricordo di alcune fontanine dove ci si recava a prendere acqua, perché particolarmente buona. Le fontanine furono poi prosciugate nel 1963.

Il casolare

Nel '900 il casolare, costruito probabilmente agli inizi del ‘700, ricoprì il ruolo di dimora padronale, che ospitava un ricco proprietario che veniva in campagna dalla sua casa di città per riposarsi e per seguire il lavoro svolto dai mezzadri. Nel 1952 la casa rurale, in pessime condizioni in seguito alla guerra, fu venduta alla nostra famiglia, in particolare a nostro nonno Francesco Gallinelli, che iniziò i primi lavori di restauro. 

Con pazienza ed attenzione, nostro nonno ricercò pezzi antichi e di valore che si armonizzassero con la struttura: così un elegante camino impreziosì la sala, rosoni e metope di una fontana crearono un piacevole effetto. La struttura originaria fu rispettata, con l'unica eccezione della costruzione della torre belvedere.

Nel 2008 nostro padre, Paolo Gallinelli, decise di trasformare la casa di campagna di famiglia in una struttura ricettiva. Per la seconda volta la nostra famiglia restaurò la villa, trasformandola nell'attuale country house. 

La chiesa privata

Sul lato della villa, ad essa unita tramite un piccolo arco, si trova una chiesa privata dedicata a San Gaetano e già esistente nel ‘700, ai tempi di uno dei primi proprietari del casolare, Annibale degli Abbati Olivieri.

Due finestre ad altezza d'uomo ricordano che, in passato, ai servi della casa non era permesso accedere alla cappella per assistere alla funzione religiosa e dovevano accontentarsi di seguire il rito da queste due piccole aperture.

Non è casuale ed è interessante notare che questo edificio sacro, probabilmente precedente l'edificazione stessa della villa, sorgesse proprio a pochi metri dal suolo che ospitò il Santuario Sacro della prima comunità romana di Pesaro. Si pensa infatti che i luoghi di culto religioso pagano permasero luoghi religiosi anche dopo l'avvento del Cristianesimo.