Skip to main content
01.04.2021 09:00

Il nostro barbecue e la nostalgia dei pranzi di Pasqua al Pignocco

Sin da quando eravamo bambine, il casolare del Pignocco è sempre stato la nostra casa di campagna, dove si veniva per trascorrere i pomeriggi a giocare sui prati, salire sugli alberi e correre felici per i campi. Ma i ricordi più belli sono quelli legati ai pranzi e specialmente a quelli di Pasqua.

I nostri genitori invitavano amici e parenti e si allestiva una lunghissima tavolata in giardino. Di solito ci si metteva dietro il casolare, sotto l’alto albero di cachi, dove era più riparato e soleggiato e si poteva mangiare all’aperto anche se era fine marzo, o inizio aprile.

Il giardino era pieno di margherite, proprio come in questi giorni. Al tempo però la proprietà era più selvaggia di adesso e la vegetazione cresceva rigogliosa, con edere e rampicanti che salivano sui muri del casolare, del fienile e della chiesetta.

Oggi, in questo post, avrei voluto parlarvi del barbecue che mettiamo a disposizione dei nostri ospiti durante il soggiorno presso la nostra struttura. Avevo scritto una scaletta con i vantaggi di poter avere un barbecue in vacanza. Ma il pensiero del barbecue mi ha riportato indietro nel tempo, a quando il casolare era una semplice cascina di campagna, pur sempre con la sua storia, la sua bellezza, la sua maestosità.

Come accadde a Proust, quando assaggiò la sua madeleine, chiudendo gli occhi e concentrandomi sul barbecue, mi sono sentita travolgere dalla sensazione che provavo durante quei pranzi di Pasqua, trascorsi all’aria aperta proprio qui, al Pignocco. Ho risentito le voci degli amici e dei parenti, la gioia della primavera e della sua natura che si rigenera e un bisogno di scriverne mi ha trascinata via dal soggetto principale del mio post: il barbecue appunto.

Dopo che abbiamo aperto l’attività turistica, nel 2009, il barbecue ha continuato ad essere una sorta di focolare attorno al quale si riunisce la famiglia, anche se ci siamo ricavati uno spazio più privato del giardino, di fronte alla chiesetta, per mantenere le nostre voci e i nostri schiamazzi lontani da dove gli ospiti trascorrono il proprio tempo.

Considerata l’importanza del barbecue nella nostra vita familiare, non potevamo non dotare il nostro giardino anche di un barbecue che fosse a disposizione dei nostri ospiti, con i quali amiamo condividere la bellezza di questa proprietà e le sensazioni di pace e serenità che evoca in ognuno di noi.

Questo barbecue, di cui ora vi parlerò brevemente, si trova all’interno del boschetto degli ulivi, non troppo lontano dagli appartamenti ma neppure troppo vicino, per non affumicare troppo gli alloggi.

Abbiamo circondato l’area barbecue di qualche tavolino da giardino, desiderando ricreare quell’atmosfera così piacevole di attesa durante la cottura dei cibi, quando si chiacchiera piacevolmente in compagni di amici e familiari, sorseggiando un calice di vino e spizzicando qualche fettina di  formaggio, di salame e di crescia di Pasqua, come usiamo fare qui nelle Marche.

Il barbecue non è semplicemente un modo diverso per cucinare dei cibi. Il barbecue dona allegria e crea una sensazione di spensieratezza. Il barbecue è natura, campagna, tempo libero, felicità. Al Pignocco non poteva proprio mancare.

Lo accenderemo sicuramente per Pasqua, anche se quest’anno saremo una famiglia ridotta all’osso. Io, mia sorella Anna, i nostri figli e mariti. Ma l’estate è vicina, la fine del lock down è dietro l’angolo. Per ora ci accontentiamo di ricordare con nostalgia quei pranzi di Pasqua di quando eravamo piccole, la gioia di venire in campagna, fuggire dalle strade della città, respirare a pieni polmoni e fare scorpacciate di crescia e di uova di Pasqua.