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01.12.2021 09:00

Urbino e le terre del Montefeltro

Con itinerario

Urbino

Urbania

Frontino

Sassocorvaro

Oh Urbino, città patrimonio dell’Unesco,  vivace città universitaria, culla del Rinascimento. Urbino è questo e tanto altro ancora. Urbino è un dedalo di viuzze, Urbino è quel balconcino delizioso nascosto là dietro, Urbino è quello scorcio di panorama sui colli che si intravede in cima a quella stradina. Urbino è una piadina sfogliata farcita con la caciotta e il prosciutto di Carpegna.

Qualche giorno fa stavo pensando che quando accogliamo i nostri ospiti, ci viene sempre richiesta qualche informazione turistica e noi iniziamo a parlare proprio così, come fiumi in piena, del territorio marchigiano che tanto amiamo e che abbiamo iniziato ad esplorare da quando eravamo bambine. Ma poi, pensandoci bene, ho capito che forse sarebbe bello poter offrire degli itinerari scritti, qualcosa di più pratico, una sorta di guida, che i nostri ospiti possano seguire per poter sfruttare al meglio le giornate che trascorrono qui al Pignocco.

E oggi vorrei proprio partire da Urbino e dal Montefeltro.

Iniziamo il nostro itinerario con partenza dalla città di Urbino!

Prima tappa: Urbania

Dopo la visita ad Urbino, la tappa successiva che vi consiglio è Urbania, che dista circa una ventina di minuti. Qui, è impossibile non citare il Palazzo Ducale, che fu la residenza estiva dei duchi del Montefeltro ma il motivo principale che spinge i turisti a visitare l’antica Casteldurante è la presenze della Chiesa dei Morti, con all’interno un cimitero con ben 18 mummie!!

Certo non è il luogo ideale dove andare se siete facilmente impressionabili, ma i vostri bambini amanti dell’horror lo adoreranno. Questi corpi si sarebbero conservati naturalmente grazie ad un fungo presente nel terreno dove sono stati sotterrati. Un luogo da brividi, con tanto di lampadario costituito da teschi e ossa!

Consiglio vivamente di farvi accompagnare dalla guida che, con soli 3 €, vi racconterà la storia di ogni mummia riportandovi indietro nel tempo.

Seconda tappa: Sant’Angelo in Vado

La seconda meta del nostro itinerario ci porta a Sant’Angelo in Vado, un piccolo borgo medievale fatto di mattoni e pietra, dalla forte identità storica. La cittadina è stata edificata sulle ceneri di un antico municipio romano. Fu dedicata all’Arcangelo S. Michele (Sant’Angelo) a protezione della città e costruita intorno al fiume Metauro (in Vado).

Passeggiando in questo paesello di pietra immerso nel verde, in un susseguirsi di edifici medievali e strette viuzze, attraversate il ponte sul fiume per recarvi all’interno del centro storico. Nella piazza principale il Palazzo della Ragione accoglie  el Campanon, simbolo della città. Da visitare in questo borgo sono la Domus del Mito, una residenza gentilizia romana con splendidi mosaici e il Museo Archeologico Tifernum Mataurense.

Se vi trovate qui a ora di pranzo, sarebbe ideale fermarsi ad assaggiare qualche piatto con il celebre tartufo bianco pregiato.

Terza tappa: Frontino

Il delizioso borgo medievale di Frontino, dove vivono solo 300 abitanti, è il comune più piccolo della provincia di Pesaro Urbino e anche uno dei borghi più belli d’Italia. Sorge completamente ancorato su uno sperone di roccia, tra  il Carpegna e il Catria, il Nerone  e i Sassi Simone e Simoncello, tra boschi e campi coltivati, in uno scenario romantico e ricco di fascino.

Due strada conducono all’interno del borgo. Prendendo l’antica porta d’ingresso, si possono scegliere tre percorsi: costeggiare la cinta muraria in direzione nord, passeggiare nel vicolo principale, oppure prendere per la cinta muraria a sud.

Frontino è silenzioso, poche anime al suo interno, con al centro la trecentesca torre civica campanaria completamente ricoperta di rampicanti, dai colori cangianti a seconda della stagione. Questo paese ha un sapore antico e vive di un’atmosfera fiabesca. Le case, costruite nella migliore tradizione architettonica medievale, hanno diverse tonalità di colore che incantano lo sguardo. Fuori dalle finestre e sull’uscio esterno delle abitazioni, è tutto un susseguirsi di colorate piante e fiori.

Quarta tappa: Sassocorvaro

L’ ultima tappa di questo itinerario è Sassocorvaro, con la sua Rocca Ubaldinesca, simbolo del paese, e gli incantevoli scorci panoramici sul lago di Mercatale.

La rocca Ubaldinesca è un esempio di architettura difensiva rinascimentale; la sua magia e particolarità risiedono nella sua forma di tartaruga, che esprime simbolicamente il suo carattere di resistenza, ma anche di forza, saggezza, immortalità. Dopo la visita alla rocca, ti innamorerai degli scorci sul lago di Mercatale che ti appariranno durante la passeggiata per le vie di questo borgo che domina la verdeggiante valle del Foglia.

Annotazione culinaria: non si può lasciare Sassocorvaro prima di aver sorseggiato la birra artigianale del Birrificio La Cotta, che è anche un ristorante, e senza aver assaggiato almeno un pezzetto dei fantastici pecorini bio di Cau & Spada.

Il nostro itinerario finisce qui. Spero che vi sia piciuto e che vi abbia fatto venire voglia di partire subito per un week end nelle nostre amate Marche!